Un salto nell'Haute Couture parigina

Ciao a tutte ragazze!!! Dopo al precedente post sui saldi e sui miei acquisti (in saldo ovviamente), ho deciso di buttarmi in un post con tutto ciò che per motivi vari non potrò mai comprare. Un po’ perché è haute couture e quindi non va in vendita o poco (e comunque non in saldo), un po’ perché non ritengo tutto indossabile nella vita di tutti i giorni, un po’ perché certamente avrebbe un prezzo irraggiungibile, almeno per me.

Nella settimana appena trascorsa, dal 20 al 23 gennaio,  c’è stata la Paris Fashion Week, organizzata dalla Chambre de la Mode de Paris. Per essere precisa fino in fondo è stata organizzata dalla Fédération Française de la Couture du Prêt-à-Porter des Couturiers and Créateurs de Mode (sì, certo, sono francesi). 
Ci sono state un sacco di sfilate (Valentino, Armani, Schiaparelli, Versace, Gaultier e molti altri nomi) e proprio per non peccare di preferenzialismo per il proprio paese ho deciso di scegliere e postare le immagini di tre sfilate di stilisti esteri. I primi due non sono nomi da poco, anche se il primo dei due non mi ha entusiasmato troppo, mentre il terzo è uno stilista libanese di cui mi hanno colpito molto gli abiti presentati. In ogni caso, eccoveli con alcune immagini delle loro sfilate.

CHANEL

Ho sempre avuto un debole per Karl Lagerfeld, ma stavolta è uscito dalle righe e non posso difenderlo dalla pioggia di critiche che gli sono piovute addosso un po’ da tutti i blog di moda per aver fatto indossare alle modelle delle sneakers. No Karl, questo no. Haute couture e sneaker non vanno d’accordo: sono persino parole in due lingue diverse!!!!. In un ambiente freddo con il pavimento che sembra di ghiaccio e sullo sfondo un orchestra che suona, sfilano le modelle, sicure e tranquille sulle loro scarpe da ginnastica. Ci sono persino abiti con paillettes anche  se a me quelli che sono piaciuti maggiormente sono quelli color pastello in tweed (ovviamente senza ginocchiere e gomitiere).

DIOR

Nella sfilata di Dior non mi è piaciuta l’ambientazione che era davvero asettica, però bisogna dire che i vestiti risaltavano alla perfezione e forse questo significa che la scelta è stata proprio voluta. Predominano il bianco ed il nero anche se devo ammettere che sono stati i capi di altri colori a colpirmi di più, in particolare l’abito “ a sacco” di cui ho letto sul web che si tratta di una ripresentazione di un abito degli anni 50, periodo nel quale c’era una contestazione se fosse veramente una trovata di Dior oppure lo avesse scopiazzato da Balenciaga. Un’altra cosa che mi ha colpito, nonostante non mi piaccia molto, è l’abito-tuta con tagli e inserti di paillettes.

ELIE SAAB

Quando leggo una recensione di una qualsiasi sfilata di questo stilista libanese, la parola che viene riportata più volte è sempre: fiaba. E anche stavolta lo deve essere perché questi abiti sono tutti degni di una principessa. La sfilata gioca su diversi colori: azzurro, corallo, giallo, rosa cipria e nero. I corpetti sono stretti, impreziositi da cristalli e talvolta rivestiti di petali. Questa è stata la mia sfilata preferita e questo è il motivo per cui l'ho lasciata per ultima. Quando andrò a dormire certamente sognerò di indossare uno di questi vestiti almeno una volta nella vita.

 

Eccoci alla fine anche di questo post.

Se cliccate sui nome degli stilisti, il link vi rimanderà al sito ufficiale (su quello di Chanel ed Elie Saab ci sono addirittura i video in continuo della sfilata).

Dal prossimo tornerò a cose decisamente più low cost e molto più abbordabili, però un salto tra i grandi ci stava anche, no? Aspetto un vostro commento su quale sia la vostra modella preferita, baci, 

Eni