#MFW18: le mie riflessioni ed il mio outfit

#MFW18 è stato l'hashtag più cliccato della settima scorsa e dello scorso weekend.

Le settimane della moda incuriosiscono sempre e tutti noi, appassionati di moda e non, vogliamo conoscere le nuove tendenze ed osservare dal vivo cosa propongono durante le ultime sfilate. Ma si sa, le settimane della moda generano anche discussioni e pensieri. E proprio per questo, vi racconto i miei...

Cosa è stato per me la settimana della moda milanese 2018

M come Milano. La capitale della moda in questa settimana si trasforma. I turisti si moltiplicano e appassionati ed intenditori del settore corrono lungo le strade meneghine passando da un evento all'altro, da una sfilata ad una presentazione o ad un cocktail party. Gli eventi sono tanti, gli ospiti anche e Instagram impazza di feed e stories di street style. In molti casi belli, in altri meno. 

M come Moda. Sulle nuove tendenze per la stagione primavera estate 2019 vi aggiornerò in un prossimo post, ma quello che vi voglio dire adesso è che purtroppo ne sono rimasta delusa. Non mi piace ciò che vedo intorno a me e nemmeno ciò che arriverà. Non mi piacciono tutto questo lurex e tutto questo pvc. Non mi piacciono i camperos con le fiamme (ma erano davvero necessari?) cosi come non mi piacciono i pantaloni ciclisti. Ma facciamo sul serio?!?!? No, questa per me non è moda! 

Certo, io non sono una intenditrice e nemmeno una giornalista del settore. Non ho studiato fashion design per anni e non sono nemmeno una stilista. Io sono semplicemente una spettatrice alla quale la moda piace. Quella vera però. Quella che parla di stile ed eleganza. Quella che "va bene lanciare le nuove tendenze, ma siamo sicuri che non stiamo esagerando un po'? 

Probabilmente sono io quella sbagliata. Quella che sperimenta poco, quella che cerca di seguire le tendenze ma restando comunque fedele al proprio stile. Quella a cui manca la classe di Frida Giannini e di Tom Ford. Quella che per fortuna nella fashion week milanese ci sono MaxMara e Luisa Beccaria, Ermanno Scervino ed Elisabetta Franchi. Quella che apprezza la coerenza ed il lavoro di chi, cerca di rinnovarsi senza perdere di vista il proprio orientamento, come Laura Biagiotti e Giorgio Armani. 

F come Fashion. Sempre se di fashion si può parlare. Sempre se le nuove tendenze non le lanciano a caso. Sempre se lo street style avesse ancora stile. Ma che fine ha fatto? Quello vero, quello creativo. E di creativo non intendo persone vestite con il pigiama, con il vestito della nonna o peggio ancora quelli che per rubare uno scatto si vestono fosforescenti da testa a piedi oppure da manga giapponesi. Io vorrei tanto lo street style di qualche anno fa, quello che volevo tanto “copiare”, non quelli attuali che non si capisce cosa siano. Persino NY mi ha delusa e così tante influencer che seguo ogni giorno. E lo dico a malincuore. 

F come Falsità. Perché in questi giorni di falsi miti se ne vedono tanti in giro per la strada. Falsi ospiti alle sfilate per esempio. Ne esistono di due tipi: quelli che si mettono davanti all'entrata della sfilata solo per scattare una foto e pubblicarla sui social con la didascalia “Ready for...” e quelli che aspettano che entrino tutti i veri ospiti e poi pregano e prendono per sfinimento lo staff finché non riescono ad entrare. Non so quale dei due casi sia il peggio.

Quelli che elemosinano gli inviti e quelli che si attaccano come cozze agli influencer pur di “rubare” un invito per qualche sfilata, evento o party con la domanda: “Mi fai entrare?”. Poi ci sono quelli che siccome hanno aperto un blog, si sentono già influencer entrando in una sfilata di stilisti emergenti nemmeno se stessero entrando da Chanel ed alla pubblicazione di una stories non sanno nemmeno l'hashtag da usare. Questo finché quello a fianco gli dice: “#mfw”. OMG!!!!

W come week.  Come settimana della moda. Come settimana della novità ma anche di ciò che si vede e si rivede ad ogni stagione. La settimana più pazza e più movimentata dell'anno. La settimana in cui tante aziende fanno gli inviti a caso. La settimana in cui un orario non va mai rispettato. La settimana che tanto aspetti ma che poi per vari motivi rimani anche delusa.

W come weekend. Quando tutto finisce. Quando calano i sipari e le location di tutti questi eventi chiudono i battenti. Quando c'è chi si trasferisce alla prossima fashion week e c'è chi torna a casa, forse con uno scatto rubato davanti ad una falsa sfilata.

E poi ci sono quelli come me che vanno a qualche evento o sfilata in base ai propri impegni, perché comunque è bello poter partecipare. Che al massimo mi fermo in un angolo e scatto le foto di un outfit. Di un abito non scelto per la fashion week ma perché mi piaceva. Un abito lungo con maniche larghe e fiocchi dietro al collo ed ai polsi. Color nude, uno dei miei preferiti del momento. Non è Prada, nemmeno Fendi o Versace. E' semplicemente un abito Zara, però è mio e l'ho scelto io. Nessun altro.

Non vedo l'ora di sfruttarlo in autunno avanzato con una giacca o un maglioncino. Magari uno di quelli caldi e morbidi. Blu possibilmente. Ne ho già provato uno e sarà perfetto. Sempre con degli accessori neutri. Perché a me piace sperimentare, ma non esagerare. E soprattutto non mi piace vestirmi da circo. Nemmeno per rubare una foto su qualche magazine,

Buona giornata a tutti. Con affetto,

Eni

Nel mio outfit:

Vestito - Zara

Borsa - Furla

Scarpe - Apepazza