giovedì 16 febbraio 2017

La moda indossabile (e quella non) nelle sfilate della New York Fashion Week

Eniwhere Fashion - New York Fashion Week - Fall/Winter 2017/18

Mentre si vocifera che Atene abbia rifiutato l'offerta di Gucci (pare più di 50 milioni di euro) per una sfilata sull'Acropoli, nella gelida New York le sfilate hanno impazzato per tutta settimana. La New York Fashion Week si è appena conclusa e non potevo non dedicarle uno spazio. A me le sfilate piacciono. E un sacco anche. La creatività che emanano queste passerelle, mi lascia sempre a bocca aperta.

Le sfilate "indossabili" della New York Fashion Week: da Carolina Herrera a Michael Kors

Non vi parlerò della prima sfilata di Raf Simons come designer da Calvin Klein. Perché?!?!? Perché a questo evento ho dedicato un articolo su Glamour Affair, che trovate qui. A proposito: avete salvato questa rivista tra i vostri preferiti?!?!

Come sempre quella che vi presento non è una classifica in ordine rigoroso. Sono le collezioni che mi sono piaciute maggiormente. Punto. La moda mi piace, le sfilate molto. Quando sono “indossabili” ancora di più. È il caso di Carolina Herrera. La camicia bianca è il capo con il quale non si sbaglia mai secondo la stilista americana. 77 anni di donna (ed una causa in corso con Oscar de la Renta) ma uno stile unico. Allo stesso modo l'altro brand in causa con lei (se volete info cliccare qui): Oscar de la Renta. Sofisticato per tutti i giorni, elegante e raffinato per la sera.

Dirvi che Michael Kors mi è piaciuto potrà sembrarvi ovvio, meno invece che non mi abbia convinta troppo Victoria Beckham. Se entrambi sanno essere easy ed eleganti allo stesso tempo, sposo la collezione del primo. La potete vedere integralmente su Vogue (da cui sono tratte tutte le immagini) a questo link.

Tra le collezioni più “indossabili” certamente quella di un brand di cui non vi ho mai parlato: Badgley Mischka. Il nome del brand non è altro che l'unione dei cognomi dei due fondatori del marchio che festeggerà il suo ventennale nel 2018: Mark Badgley e James Mischka.

Se amate il bianco e nero, potrete trovarne due protagonisti in Brandon Maxwell e Narciso Rodriguez. Più sexy il primo con profondi spacchi e scollature e più basico il secondo, ma entrambi dotati di grande eleganza.

Dove i colori e le stampe (anche pittoresche) l'hanno fatta da padrone: da Diane von Furstenberg a Jeremy Scott

Dal bianco e nero ai colori il passo è breve. Non amo troppo i colori vistosi e le fantasie forti, ma qualcosa mi è piaciuto. Diane Von Furstenberg ha saputo mescolare bene tonalità vivaci e brillanti, nonostante i volumi secondo me siano un po' troppo oversize. Tory Burch ha mescolato colori neutri con altri più accesi ed anche con stampe a quadretti. Fantastica la camicia azzurra con il fiocco. Mescolare l'eleganza con il pop ed anche con il punk, non è stato un lavoro facile. Ma l'inglese Jenny Packham, una delle stiliste preferite da Kate Middleton, ci è riuscita. Voglio concludere questa rassegna con un brand di cui non ho mai parlato. No, non è Philip Plein. Quello è trash, questo invece è pop. Sì, non è nel mio stile, ma la collezione di Jeremy Scott con tutto quel mescolare di immagini sacre e profane mi ha colpita. Insieme a Raf Simons ed al suo “questa non è America”, probabilmente è stata la presa di posizione più forte anti Trump, nella prima Fashion Week della nuova era presidenziale. Gesù, Marilyn Monroe ed Elvis Presley stampati un po' dappertutto, sui pantaloni, sulle tshirt e sui vestiti. Sì, questo non è indossabile però (almeno non per me).

Buon inizio di settimana. Un bacio,

Eni