Sfilate, tendenze e giudizi sulla Haute Couture di Parigi

Si parla molto di crisi della Moda, della velocità del “see now buy now”, dell'unificazione delle sfilate uomo e donna, poi arriva la Haute Couture a Parigi e tutto sembra fermarsi. La moda a Parigi ha quel non so che di affascinante che personalmente non mi stanca mai e mi lascia sempre a bocca aperta. Cinque giorni di sfilate e di presentazioni dedicati alle collezioni Spring Summer con abiti unici. Vi va di scoprirli insieme?

Nero e floreale: le tendenze della Haute Couture di Parigi

Innanzi tutto le tendenze: Nero (tanto) e floreale (altrettanto) a farla da padroni. Non posso parlare di tutto e di tutti, mi concentro allora su alcuni dei miei preferiti, partendo da Dior e Maria Grazia Chiuri. Evviva le donne e la decisione di affidare a Maria Grazia la guida della maison. Una sfilata elegante nel verde di un bosco che la Chiuri dedica a Franca Sozzani, da poco scomparsa. 

Floreale anche nei dettagli, Giambattista Valli conferma una femminilità romantica che mi piace sempre. Anche stavolta abiti da principessa, mentre quasi totalmente nera ed aggressiva è stata invece la sfilata di Givenchy. 

Potevamo non parlare di Chanel? Ovviamente no. Ecco, qui mi divido in due. Amore verso la prima metà della sfilata, di cui vedete le immagini sotto, dedicata alla moda per il giorno e indifferenza mista verso la seconda metà, dedicata alla sera. Due opposti che non si attraggono ed io lascerei volentieri gli ultimi abiti per accaparrarmi uno qualsiasi dei tailleur o dei cappottini che hanno sfilato ieri.

La sfilata di Chanel: lezione testamentaria o deriva stilistica?

Prendo spunto da Chanel per segnalarvi che, come ogni evento di Moda, anche questa Paris Haute Couture lascia dietro di sé estimatori e detrattori. Se secondo Michele Ciavarella la collezione di Chanel è “una lezione testamentaria di un grande maestro”, per The Ladycracy “dietro lo sfarzo e l’abbondanza di dettagli e volumi, si nasconde (nemmeno poi così tanto bene) una deriva stilistica che sbiadisce qualsiasi tipo di affezione al marchio”. Pareri diametralmente diversi in mezzo ai quali si piazza My Luxury che la definisce “intrisa di eleganza e sapore bon ton”. Io quello che penso ve l'ho già detto, adesso attendo i vostri giudizi e vi lascio alle immagini, tutte tratte da Vogue e da Buro 24/7.

Un bacio,

Eni 

Dior

Giambattista Valli

Givenchy

Chanel