#Outfit: A girl in a playground....

Sono passati un bel po' di anni dal tempo in cui portavo i codini. 

Ho ancora impresso nella memoria il ricordo del mio primo giorno di scuola: io con una bellissima cartella rossa sulle spalle, l'abito nuovo da bambina per bene scelto da mia mamma per l'occasione, grembiule nero con il candido collettino bianco e sulla testa due codini biondi che giravano per aria tanto quanto i miei occhi un po' spaventati verso questa nuova esperienza.....

Codini...si salvi chi può!!!

Ma niente era come mi aspettavo. Fino ad allora ero abituata solo a giocare con gli altri bambini, a disegnare, a fare il riposino ed a mangiare i dolci al posto delle verdure per poi venire a farmi prendere dal papa ed andare a casa per giocare di nuovo con gli amici. All'asilo si studiava poco e si giocava tanto e gli unici compiti a casa erano i disegni (i miei preferiti). 

A scuola invece era tutto un altro mondo. Li si studiava e si doveva stare fermi, non potevi parlare e nemmeno muoverti mentre la maestra spiegava la lezione, non si poteva assolutamente giocare (dalla disperazione mi inventavo giochi con le penne e le matite) e il peggio del peggio: non conoscevo nessuno!!!

All'asilo tutti i miei amici erano super simpatici e sorridenti. Invece a scuola c'erano solo bambine, troppo bamboline per i miei gusti. Tutte attente a non stropicciarsi l'abito o a non scompigliarsi i capelli. Cosi io, piccola teppista abituata a giocare al poliziotto invece che a vestire bambole, per vendicarmi tiravo loro i codini perfetti che avevano sulla testa. Si, mi piaceva fare i dispetti. 

La seconda volta che provai però a fare lo stesso scherzo alla più antipatica della classe, questa si mise a piangere come una disperata e così tutta la scuola seppe della ragazza che tirava i codini. Cosi nel pomeriggio, dopo che si presentò sulla porta di casa la mamma della bambina antipatica, i miei genitori mi misero in castigo e mi fecero giurare che non l'avrei mai più ripetuto. 

Si, lo promisi e lo rispettai e da quella volta ho promesso anche a me stessa che non avrei più portato i codini. Almeno fino alla realizzazione di questo post, quando ho creato la scenografia pensando a quella faccenda, leggermente rivisitata per questo shooting con i codini in un parco, divertendomi mentre gioco e mangio i dolcetti.

La situazione perfetta, vera e pura di una piccola bambina di 7 anni. 

Levi's 501 vintage di Rebel by Alessia Belotti

Protagonista di questo outfit sono i miei bellissimi  jeans Rebel. La designer, ha dato vita a questo vecchio 501 Levi's attaccandogli tantissime toppe, tutte colorate. Poi per rendermi ancora più contenta li ha strappati et voilà ecco qui un bellissimo vintage tornato ancor più bello di prima. Date un occhiata alla sua pagina Fb, non solo jeans, ma anche tante felpe, berrette, sciarpe e maxi foulard, tutti carinissimi. 

Cosa potevo abbinare a questi jeans se non le mie nuovissime sneakers Saucony fuxia? Io sono quella del nero, del bianco e del grigio, ma quando ho visto questo colore non ci ho più capito niente e cosi sono diventate mie e come mi hanno detto anche gli altri, sono super comode. 

Sopra indosso un bomber in pelle marrone che si abbina perfettamente ai 501 Levi's ed una t-shirt a mezza manica di About Me Handmade, la cui stampa esprime appieno il mio essere di oggi: la bambina di un tempo che tirava i codini trasformata nella ragazza di oggi con la passione sfrenata per le borse.

Vi lascio a questi scatti che spero vi piacciono. Ringrazio tantissimo Frisco che si occupa della gestione del parco per averci permesso di scattare e ad Alessia per i meravigliosi jeans che ho indossato anche nella settimana della moda milanese. Peccato per il tempo e le foto perse, lo street style meritava davvero. 

Un forte abbraccio e grazie ancora a chi mi legge. 

Eni

Nel mio outfit 

Jeans - Rebel by Alessia Belotti

T-shirt - About Me Handmade (qui)

Bomber - Mango

Sneakers - Saucony