Le borse cruelty free di Origine

Giulia Marotta è una fashion designer vercellese particolarmente attenta allo sviluppo di prodotti etici senza alcun impiego di materiali di origine animale e Origine è la sua creazione. Un brand, il primo con cui entro direttamente in contatto, di borse artigianali totalmente cruelty free. 

Ho potuto rivolgere alcune domande direttamente a Giulia, la quale mi ha raccontato che il brand è nato solamente un anno fa e quella che vedete in questo post è la sua prima collezione. 

Origine e le sue borse cruelty free

Quando le ho chiesto cosa ci fosse all'origine della sua scelta, mi ha risposto che “L’idea originale è sempre stata quella di creare un brand di moda. Iniziare con le borse è stata una scelta dettata dalla mia passione per gli accessori, una decisione presa circa un anno e mezzo fa. Dalle bozze ai primi prototipi ci è voluto qualche mese e, ovviamente, ci è voluto più tempo per la produzione”.

In questo post vi presento una piccola anteprima degli 11 pezzi in uscita per la stagione Autunno-Inverno 2015/2016, realizzati secondo due tendenze che accomunano diverse piccole imprese del settore fashion italiano: la snellezza produttiva e l’attenzione ai materiali impiegati. 

I nomi delle borse (Elide, Rachele, Emilia....) rappresentano sia persone che sono state care a Giulia che una italianità a cui Giulia dà estrema importanza. Adele, che vedete nella immagine di copertina del post, è decisamente il mio pezzo preferito.

Origine : un progetto "animal free fashion"

Poliuretano, poliestere, poliammide, viscosa e cotone sono i materiali impiegati nelle realizzazioni di Origine, brand che partecipa al progetto LAV animal free fashion. Secondo Giulia, vegetariana da 15 anni, “Il mio impegno è quello di creare una linea di accessori che segua le tendenze della moda con eleganza e spirito innovativo, distinguendosi dai brand che per non usare la pelle fanno la borsa a sacca di canapa e rinunciano alla creazione di accessori tendenti al lusso. Il fatto di non utilizzare pellami non è necessariamente sinonimo di risparmio, ma significa sostituire la pelle con materiali e tessuti di qualità”.

In questa collezione ogni pezzo vede la presenza di due materiali diversi, fatta eccezione per la sottospalla grande e la pochette interamente in viscosa che sono in un’unica fantasia. 

Che aspettate amiche? Visitate il sito ufficiale del brand (in cui da fine novembre troverete anche un e-shop vero e proprio) e scoprite tutta la collezione insieme alla curiosa storia di Giulia e delle sue scelte. 

Come dice lei stessa riguardo al proprio cambio di stile di vita “nonostante uno stipendio sicuro e tanta fatica per arrivarci, non ho potuto evitare di assecondare una passione che scalciava e sgomitava dentro di me. Così ho deciso di mettere tutto in gioco per dedicarmi ad un’attività che mi rispecchi totalmente, scelte di vita comprese”. Interessante, eh?

Un bacio,

Eni