Happy Birthday Tom Ford

C'è chi ama Valentino o Armani, chi il geniale Karl Lagerfeld o Jeremy Scott, io invece ho sempre avuto un debole per due stilisti in particolare. Di uno ve ne avevo già parlato molti mesi fa qui e dell'altro invece ve ne parlo oggi perché oggi per lui è un giorno speciale. Oggi Tom Ford spegne le sue prime quarantaquattro candeline.

Tutta la sua biografia, fin da quando è nato ad Austin, con tutti i suoi trascorsi, le esperienze da Gucci, con Yves Saint Laurent e la crescita del suo marchio omonimo, la potete tranquillamente trovare su Wikipedia. Non serve nemmeno aprire Google per trovarla, basta cliccare qui.

Per augurargli buon compleanno (senza avere la benché minima pretesa che possa in qualche maniera accorgersi del mio post) ho pensato di dedicargli una carrellata di immagini insieme ad alcuni “Tom Ford pensieri” che avevo salvato leggendo le sue interviste. 

Di lui mi sono sempre piaciuti la serietà e la concretezza. Come quando sostenne che “ci si dovrebbe sempre presentare nel modo migliore quando si va fuori per il mondo, perché questa è una dimostrazione di rispetto per le altre persone che vivono intorno a noi” o quando alla domanda se fosse un uomo che si preoccupa rispose “Oh, mi preoccupo ogni giorno. Se io disegno un paio di scarpe un pomeriggio, vado a letto pensando a loro quella notte, chiedendomi se devo cambiare la catena o la fibbia”. 

Mi ha incuriosita molto sentirlo dire “Ho una divisa che indosso ogni giorno a Londra: un abito nero, una camicia bianca e una cravatta nera. E 'quello con cui mi sento più comodo  ma se mi trovo a Santa Fe, allora sarò con jeans, una camicia occidentale e stivali da cowboy. Ma ciò che è sicuro è che un uomo non dovrebbe mai indossare pantaloncini in città. Infradito e pantaloncini in città non sono mai appropriati. Gli shorts devono essere indossati solo sul campo da tennis o in spiaggia”. Parole sante!!!! 

Altro confronto curioso quello tra Inghilterra e Francia: “Londra è una delle poche città dove la gente ancora si veste correttamente. Ogni giorno vedo donne  per le strade per le quali ho pensato degli abiti che hanno preso la borsa giusta e indossato scarpe adeguate. La Francia? Io non voglio essere anti-francese ma non c'è un gruppo attraente di persone per le strade”.

Per quanto riguarda la sua vita privata, sostiene che un uomo debba sapere cambiare pannolini ai figli e “sapere cucinare almeno due piatti”. Poi rivela di non essere troppo sociale: “a causa del mio lavoro la gente pensa che io sia fuori ogni sera, ma io odio abbastanza tutto questo. Io sono una persona che ama stare da solo e vedere alcuni amici intimi. Sono una persona timida e introspettiva”.  Al mattino “mi ci vuole molto tempo per diventare la persona che gli altri si aspettano che io sia. Quando mi sento depresso ed ho una brutta giornata o qualcosa di terribile è accaduto o devo affrontare qualcosa, attraverso un rituale ben preciso vestendomi. In un certo senso è come un'armatura, sto costruendo uno strato. Se tutto nel mio mondo materiale è in ordine, sarò in grado di ottenere  tutto ciò che voglio. Questo perfezionismo viene decisamente dal fatto che sono una Vergine”.

Eccomi alla fine di questo sudatissimo post. Che altro aggiungere? Nulla, se non: buon compleanno Tom!

Baci,

Eni